mercoledì 29 febbraio 2012

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Colin Curly, dopo aver recuperato i Quavers malauguratamente smarriti nel precedente Pushover, può finalmente dedicarsi ai suoi hobby preferiti: ingozzarsi dello snack al formaggio di cui è ghiotto e giocare a più non posso al videogioco ispirato alle sue precedenti disavventure. Un sera, mentre l'elegante cagnone è intento a smanettare con il joystick di fronte al suo nuovo computer, per uno strano fenomeno elettro-fisico, viene risucchiato, insieme ad un pacchetto dei suoi snack, nel mondo fatto di transistor, diodi e condensatori che si cela all'interno del suo elaboratore. Come nel titolo precedente, l'inizio delle avventure di Colin viene narrato da un fantastico cartone animato che però, nella versione PC (che si affianca a quella per Amiga e per Atari ST), è completamente privo di commento audio!!! Ora, non che il sonoro sia tutto ma, nel 1993, e vista l'introduzione di Pushover, questo è una vera e propria delusione ... mi vien quasi voglia di andare a giocare alla versione Amiga in cui almeno una simpatica musichetta fa da sottofondo ai primi fotogrammi. Un vero peccato ... la ciliegina mancante di un'ottima torta!!!
Vabbè ripresomi dallo shock torno a parlarvi del gioco ...


 
All'inizio del gioco, Colin si trastrulla con Pushover per trovarsi, dopo alcuni istanti, imprigionato all'interno del suo computer con il miraggio di raggiungere le amate Quavers


Ancora una volta l'arrembante cagnone (e noi con lui!!) sarà costretto a barcamenarsi tra innumerevoli difficoltà per pasteggiare con le deliziose patatine al formaggio e per conquistare la libertà, dell'universo freddo e calcolatore, in cui è stato imprigionato. Anche questa volta, come nel caso dei formicai pullulanti di tessere del domino di Pushover, la visione che ci viene fornita dell'interno del computer è alquanto bizzarra: su sfondi dai colori e dai motivi al limite dello psichedelico, ma che in fondo possono di buon grado assomigliare a dei circuiti stampati, si trovano delle piccole piattaforme su cui il canide può allegramente zampettare per arrivare all'ultima, su cui si trova adagiata l'agognata confezione di Quavers. La regola di base è alquanto semplice: prima di arrivare all'ultima piattaforma tutte le altre devo essere chiuse passandoci al di sopra. Tutto questo nel caso più semplice visto che ci sono diversi tipi di piattaforme che, con i loro comportamenti, ci costringono alla classica spremuta di meningi per completare il livello :o)

Di seguito l'elenco delle varie amenità ideate dai programmatori:
  • Horizontal Shutter: chiude tutte le piattaforme sulla riga corrente nell'istante in cui Colin la abbandona-
  • Horizontal Opener: funziona esattamente al contrario della precedente. Quando Colin atterra sulla piattaforma tutte le caselle sulla riga corrente si aprono.
  • Bounce Down: si chiude quando Colin atterra su di essa. Se non ci sono piattaforme al di sotto il cagnone è costretto a ricominciare.
  • Delay: questa piattaforma dopo essere stata attraversata resta aperta per circa 15 secondi dando la possibilità di riutilizzarla.
  • Ray Shutter: si comporta come la prima ma agisce lungo le diagonali indicate dalle frecce che contraddistinguono la piattaforma.
  • Bounce Up: quanto Colin atterra su questa piattaforma viene immediatamente lanciato due livelli in alto per raggiungere piattaforme altrimenti irraggiungibili.
  • Bounce Up Right: come la precedente ma lancia Colin anche di due posizioni a destra.
  • Bounce Up Left: come la precedente ma questa volta lo spostamento orizzontale è verso sinistra.
  • Safe: l'isola felice, il perfetto luogo per un po' di relax. Attenzione poiché il loro comportamento può essere alterato dalle piattaforme shutter e ray.
  • In & Out: il massimo delle simpatia. Queste piattaforme si aprono e chiudono con cadenza regolare. Se ci si atterra quando sono chiuse rimangono in questo stato finché non vengono abbandonate; se ci si "atterra" quando sono aperte ... beh ... ciao, ciao Colin :o)
  • Numbers: le piattaforme numerate devono esse attraversate nell'ordine onde evitare che completato il livello la porta d'uscita rimanga chiusa. Non è importante calpestarle una dopo l'altra (nel frattempo potete muovervi anche su piattaforme diverse) ma rispettare la sequenza.
Tutti i tipi di piattaforma sono facilmente riconoscibili tramite le icone poste su di loro; in ogni caso, mettendo il gioco in pausa premendo il tasto 'H', una schermata riassuntiva ci illuminerà sulle diverse condotte.

 
La tabella riassuntiva delle piattaforme ed il primo semplice livello (un saltello a sinistra, un doppio balzo a destra ed il gioco è fatto)

In questa sua avventura, Colin si dimostra atletico come il Carl Lewis (questa è retro-atletica!!!) dei tempi migliori ... oltre ai classici saltelli verso destra e sinistra (oltre a potersi lasciare cadere al livello inferiore) e a quelli in alto lungo le due diagonali ... il cagnone è in grado di compiere super balzi di due caselle sia in lungo che in obliquo... niente male per un canide in giacca e cravatta :o)
Se l'esito del balzo non è quello atteso ... beh ... non preoccupatevi Colin è praticamente immortale e potrà ripetere il livello fino allo sfinimento (o all'esaurimento della vostra pazienza). Per venirvi incontro, come già accadeva in Pushover, per ogni livello superato con successo avrete in dono un simpatico gettone (token) che vi permetterà di riprendere il livello prima dell'errore commesso (se finite i token, non preoccupatevi si ricomincia dall'inizio del quadro senza troppi patemi). Oltre alle cadute Colin dovrà guardarsi dal tempo che scorre impietoso ... il limite imposto è generalmente sufficientemente alto ... inoltre, la possibilità di cadere o di restare bloccati è decisamente più alta di quella di restare a corto di secondi.
La longevità ed il livello di sfida sono garantiti da ben 100 livelli che non mancheranno di inumidire le vostre camicie ... la frustrazione di dover ricominciare ogni volta dall'inizio è però evitata dal comodo sistema di password che permette di ricominciare dall'ultimo quadro superato con successo.

 
Nel quarto livello faremo la conoscenza del simpatico In & Out (notate la faccia beota di Colin mentre cade nel vuoto) - Il livello sei propone piattaforme di diverso tipo

Graficamente One Step Beyond si presenta decisamente bene ... i livelli sono abbastanza spogli ma comunque colorati ed impreziositi dalla simpatiche animazione del protagonista. La colonna sonora è composta da una manciata di tracce (direi sei o sette) che ci accompagneranno lungo tutto il gioco ... effettivamente non sono moltissime ma, vi assicuro che nella smania di completare il livello non porrete alcuna attenzione a quanto fluisce dall'impianto stereo. Il gioco supporta sia la AdLib che la Roland entrambe con buoni risultati. Sistema di controllo al solito a scelta tra joystick e tastiera ... se utilizzate la fida tastiera vi informo che i tasti direzionali sono così mappati: Q (alto), A (basso), O (sinistra), P (destra) ... una configurazione molto di modo anni or sono (a cui si aggiunga la barra spazio come tasto 'azione').

Bene ... anche questa volta è giunto il momento di salutarvi. Prima di lasciavi all'ormai immancabile video (in cui supero con qualche esitazione i primi dieci livelli) mi prendo la libertà di chiudere con un paio di considerazioni. One Step Beyond è un ottimo titolo, simpatico da vedere e da ascoltare ... assolutamente fantastico da giocare. Colin è un ospite eccezionale che vi accompagnerà con simpatia per tutti e 100 i livelli ... la voglia di proseguire è grande e l'ottimo sistema di password permette di gustarsi il gioco a piccole dosi, senza impazzire ma senza per questo precludersi la possibilità di arrivare in fondo. Un ottimo gioco ... 

Alla prossima ...

mercoledì 22 febbraio 2012

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La leggenda vuole che in una tiepida serata del 1979, Tohru Iwatini, giovane programmatore al soldo della Namco, rimanga letteralmente folgorato da una pizza a cui manca una fetta. Dopo circa 14 mesi, il 22 maggio 1980, vede la luce Pac-Man il maggior successo della storia dei videogiochi arcade, con i suoi oltre 200mila cabinati installati in tutto il mondo.
Dopo l'enorme successo nella terra del Sol Levante, l'accordo tra la casa nipponica e l'americana Midway (sempre loro ... quelli di Mortal Kombat) il gioco arriva in occidente confermando il suo indiscutibile valore. E' bene precisare che il titolo originale giapponese è Puck-Man (パックマン), termine che venne però riadattato in Pac-Man per evitare la facile storpiatura in Fuck-Man, vocabolo di cui penso tutti voi possiate immaginare il significato! Il passo tra il successo da sala ed i sistemi da gioco casalinghi è breve ed ecco, negli anni immediatamente successivi, fioccare letteralmente adattamenti per ogni console e home-computer presente sulla faccia della terra (moda che dilaga tutt'oggi visto che, non appena esce un device in grado di "ospitare" un videogame, arriva puntuale un versione del classico Namco). Il porting per PC/MS-DOS (1983) risulta in linea con gli standard dell'epoca e, pur rivelandosi decisamente giocabile, non raggiunge i livelli toccati dal conversione del titolo dedicato alle avventure della signora Pac-Man ... di cui mi appresto a parlarvi :o)

       
Uno screenshot della versione da sala di Ms. Pac-Man e una foto del cabinato

Il grande successo di Pac-Man fece della simpatica pallina gialla una vera e propria icona del mondo dei videogiochi e, come spesso succede, questo carisma venne sfruttato per realizzare modding e hacking, più o meno legali, del titolo originale. Tra questi si annovera Crazy Otto, sviluppato dalla General Computer Comporation, che, grazie ad alcune semplici modifiche al gameplay (ed un lieve restyling degli sprite), finì con l'attirare l'attenzione degli uomini Midway, alla continua ricerca di nuovi successi da sala. Dopo aver acquistato il gioco, la Midway, lo ricalò nell'universo di Pac-Man modificato però lo sprite principale conferendogli fattezze femminili (mossa geniale visto che il capolavoro Namco fu il primo a sdoganare i videogame tra le esponenti del gentil sesso). Dopo una piccola diatriba per stabilire se la nuova eroina fosse signorina oppure signora (ed aver optato per quest'ultima visto che in uno degli intermezzi si vedono dei Baby Pac-Man scorrazzare per lo schermo) il coin-op invade le sale rivelandosi un nuovo e prevedibile successo ... Ms. Pac-Man era finalmente tra noi :o)

  
Due schermate di Crazy Otto ... la somiglianza con il gioco originale è a dir poco imbarazzante :o)

La nuova avventura della famiglia Pac-Man conserva buona parte della caratteristiche del gioco originale ...
  • ci si muove all'interno di un labirinto ingozzandosi di palline cercando di sfuggire a quattro fantasmini indiavolati ... il livello si completa quanto tutte le palline sono state ingurgitate
  • quattro palline speciali (power pills), presenti all'interno di ogni livelli, permettono al protagonista di rivalersi sugli avversari grazie alla temporanea possibilità di fagocitarli. I quattro gaglioffi non muoiono ma tornano alla casa base, posta al centro dello schermo, per rigenerarsi
... apportando però alcune interessanti variazioni:
  • il pattern di movimento dei nemici presenta elementi casuali rendendo di fatto impossibile utilizzare percorsi fissi per arrivare alla fine del gioco (come accedeva nel Pac-Man originale)
  • il frutto bonus non appare più al centro del livello ma scorrazza all'interno dei quest'ultimo rendendo più appassionante la conquista dello spuntino
  • le pareti del labirinto sono "piene" rendendo di fatto più semplice distinguere i percorsi
  • il gioco prevede quattro diversi labirinti alcuni dei quali dotati di quattro wrap-tunnel
  • le scenette di intermezzo narrano episodi di vita reale dei coniugi Pac-Man
  • il sonoro e gli effetti risultano più interessanti e gradevoli rispetto al primo episodio
Numerose leggende circolano sullo sviluppo del gioco, su come la Namco abbia accolto la notizia di questo evidente plagio, di come MidwayGeneral Computer Comporation si spartirono le royalties e così via ... in ogni caso Ms. Pac-Man fece la felicità di molti giocatori e probabilmente la ricchezza di svariate persone :o)

A breve distanza dal successo del coin-op, la signora Pac-Man entra nelle case di migliaia di videogiocatori grazie ad un numero spropositato di conversioni. Tra queste ovviamente non manca quella per PC/MS-DOS che, diciamocelo subito, è un piccolo capolavoro (soprattutto considerando gli evidenti limiti della piattaforma).

 
Due "scatti" della versione PC di Ms. Pac-Man. Il primo livello è decisamente easy ma nei quadri avanzati sarà davvero dura riuscire a soddisfare l'insaziabile appetito della signora in giallo :o)

Graficamente, nonostante l'immancabile cambio di risoluzione (nel coin-op il monitor è posto in verticale), grazie al sapiente uso del CGA Composite Video Mode il gioco risulta vivace e colorato ... come al solito si perde un po' in definizione ma il risultato finale è veramente degno di nota (gli screenshot parlano da se!!!). Il sonoro è al solito la nota dolente ma il PC speaker più di tanto non può proprio fare ... quello che c'è è comunque fatto "dignitosamente" e in ogni caso è possibile disattivare il commento audio. Nulla da eccepire sul sistema di controllo perfettamente fruibile sia nel caso si decida di affidarsi alla tastiera sia se si preferisca utilizzare il buon vecchio joystick ... come sempre è una questione di gusti (a dire il vero da un po' fastidio che cambiando direzione e cozzando contro un muro, la "signora in giallo" inizia ad avanzare in senso opposto a quello originale ... spesso è facile perdere una vita per errori di questo tipo).

Concludendo quest'altra cavalcava sul viale dei ricordi, mi sento di affermare che Ms. Pac-Man  è un gioco che merita di essere giocato qualunque sia la sua incarnazione con cui deciderete di cimentarvi. Il porting per PC risulta decisamente ben fatto e conserva integralmente la giocabilità e l'appeal del titolo da sala. La grafica è straordinaria mentre il sonoro è la solita ciofeca ... la prima è una novità, la seconda una costante per gli utenti dei sistemi MS-DOS di inizio anni '80 ... il risultato finale un piccolo diamante.

Buttate un occhio al video e ditemi se non vi viene voglia di correre a giocare a Ms. Pac-Man :o)