mercoledì 21 marzo 2012

Print
Essere un agente segreto ha sicuramente i suoi aspetti positivi: donne da sogno, macchine da paura, bei vestiti e ville in riva al mare con amazzoni che spuntano dai bianchi flutti delle onde. Insomma, un vero paradiso ... se non fosse per alcuni folli terroristi che, di tanto in tanto, cercano di distruggere il mondo!!!
E così, proprio nel mezzo di una favolosa vacanza tra le Alpi Svizzere, l'agente CIA John Glames viene richiamato presso il quartier generale di Washington D.C. per essere informato degli ultimi avvenimenti. L'avveniristico caccia Stealth Fighter, super equipaggiato ed invisibile ai radar,  è misteriosamente scomparso durante il suo volo di collaudo. Fonti affidabili affermano che dietro l'incredibile gesto ci sia lo zampino degli agenti del KGB e che, con ogni probabilità, l'aereo sia ormai nello stato canaglia di Santa Paragua. La situazione è critica ... il mondo è minacciato da un nemico invisibile ... nessuno può sentirsi al sicuro. Con queste paure che gli martellano le tempie, l'agente Glames parte alla volta della ridente repubblica Sud Americana dove, una volta atterrato all'aeroporto, ha inizio la sua avventura ...

E' questa a grandi linee l'incipit di Operation Stealth, seconda  incursione della Delphine Software nell'universo delle avventure punta-e-clicca (la prima è Future Wars di cui vi ho raccontato tempo addietro). Il gioco viene pubblicato per Amiga, Atari ST e PC-MS/DOS raccogliendo in ogni sua incarnazione buoni riscontri, nonostante alcune evidenti difetti ereditati dal titolo precedente. Sarà per l'ambientazione esotica, sarà perché impersonare un agente segreto ha il suo fascino, sarà ... quel che sarà, ma pare proprio che a questo titolo tutti siano disposti a concedere qualcosa!!!

 
Il caccia Stealth pronto al decollo - L'atterraggio all'aeroporto Santa Paragua segna l'inizio della nostra avventura

Il primo compito per l'agente Glames è quello di riuscire ad entrare nel paese superando l'addetto ai controlli ... serve un passaporto "amico" in quanto gli americani non sono ben visti da quelle parti. Una buona occasione per aprire la fida valigetta e fare la conoscenza del kit da perfetto agente segreto: doppiofondo con combinazione, denaro assortito, passaporti immacolati ed un falsificatrice di documenti ... sembra di essere Jason Bourne.
Ed è proprio mentre ci si esalta per le gesta da falsario che si impatta con le "delizie" del sistema di controllo. I comandi al nostro alter-ego si impartiscono tramite un menu a tendina che compare sullo schermo premendo il tasto destro del mouse. E' sufficiente selezionare l'azione, il verbo, con il tasto sinistro e quindi cliccare sull'oggetto delle vostre attenzioni ... ad esempio "EXAMINE SIGN". Le cose si complicano un po' se si vuole agire su un oggetto dell'inventario in quanto, dopo aver  visualizzato il menu dei comandi, dovremo premere con il tasto destro sull'azione per veder, come per magia, apparire l'elenco dei nostri possedimenti (ad esempio "OPERATE BRIEFCASE"). Il top si raggiunge quando si vuole combinare tra loro due oggetti dall'inventario: si clicca con il tasto sinistro per avere la lista delle azioni, si seleziona (tasto sinistro) il verbo USE e, sull'oggetto dell'inventario, si preme, con il tasto destro, sul primo componente; a questo punto apparirà nuovamente l'inventario da cui selezionare, con il tasto sinistro, il secondo elemento. Sembra una combo di Super Street Fighter 2.
Altro argomento di critica furono le tante sezioni arcade che l'agente Glames deve affrontare (soprattutto nella seconda parte del gioco): fughe da labirinti presidiati da guardie senza scrupoli, estenuanti nuotate con l'ossigeno sempre al limite ed inseguimenti a bordo dell'acqua-scooter.

 
La sezione di fuga dal labirinto ricorda non poco il classicissimo Pac-Man - Ma nel kit dell'agente segreto non ci potevano mettere un paio di mini bombole d'ossigeno??

Orbene ... se l'interfaccia ha effettivamente i suoi problemi, anche se alla fine è questione di prenderci un po' la mano, sulla presenza delle sezioni action non mi trovo completamente d'accordo con la vulgata. Ok ... è vero, le sezioni action sono "leggermente" frustranti, spesso e volentieri vi troverete ad imprecare come dei folli vista la necessità di ricominciare dall'inizio, ma in fondo questa è l'avventura di un agente segreto e, come libri e film ci insegnano, l'azione è parte dell'indagine che porta lo 007 di turno a salvare il mondo.
E poi signori ... qui abbiamo colpi di scena uno dietro l'altro, una donzella da salvare e conquistare (la bella Julia) ed un cattivone, che più cattivo non si può (Dr. Who) ... insomma tutti i cliché del genere sono rispettati, e noi  stiamo a lamentarci per un paio di sezione arcade? Meglio armarsi di pazienza e cercare di arrivare alla fine dell'avventura perché il finale ricompensa ogni frustrazione.

Se effettivamente si vuole trovare un difetto al gioco, questo è da ricercare nella possibilità, comune a molte avventure dell'epoca, di restare bloccati senza avere la consapevolezza di essere in un vicolo cieco, e trovarsi quindi a gironzolare spaesati senza saper dove sbattere il mouse o:)

 
La nostra fonte ha appena fatto una brutta fine - E poi dicono che le gite al mare sono romantiche

Graficamente il titolo segna un netto passo in avanti rispetto al precedente Future Wars. I disegni sono nitidi e ben colorati e le animazioni risultano generalmente di buona fattura. Anche gli ambienti interni, che nell'avventura precedente erano a misura di francobollo, ora sono ampi e ben definiti facilitando di molto la ricerca di eventuali indizi.
Il sonoro è desolantemente ridotto ai minimi termini. Dopo la musichetta della presentazione il tutto si limita a alcuni stacchetti qua e là e ad effetti sonori di media fattura. A poco giova il supporto al mostriciattolo di casa Roland ... le musiche effettivamente migliorano, ma sono decisamente troppo poche per raggiungere la sufficienza. Del sistema di controllo ne abbiamo già parlato, aggiungo solo che a volte è un po' complicato far fare a John la strada desiderata :o)

Ok ... giunti a questo punto avrete capito che Operation Stealth a me è piaciuta un sacco, nonostante i suoi innegabili difetti. Il peso degli anni inizia a farsi sentire per questo genere di giochi, soprattutto per via della possibilità di restare bloccati senza via d'uscita ... situazione ritenuto oggi, a torto o ragione, intollerabile.
Comunque la pensiate a riguardo, per me è stato una bella avventura e spero, con questo mio breve ricordo, di avervi fatto accarezzare i bei giorni passati (e perché no di avervi fatto venir voglia di giocare a quest'avventura grafica).

A voi il filmato in cui vi aiuto a uscire dall'aeroporto ... alla prossima!!!


A titolo di curiosità vi segnalo che il gioco venne rilasciato negli States con il titolo "James Bond - The Stealth Affair". L'avventura è esattamente la stessa ma il posto di John Glames viene preso dall'inossidabile James Bond inviato dall'MI-5 in aiuto alla CIA!!!

2 commenti:

  1. OOOHH!! Ecco uno di quei RPG come piacciono a me, che vanno dal serio-drammatico al demenziale apocalittico!
    Non lo conoscevo affatto e devo dire la verità mi sta stimolando non poco la voglia di giocarci.
    Per alcuni elementi nella struttura del gameplay mi ricorda vagamente uno "sconosciutissimo" SD Snatcher per MSX2.
    Comunque sicuramente quando ci giocherò mi faro risate genuine in onore dei vecchi tempi, nel lontano (ma non troppo) 1990.

    Ed anche questa chicca è andata a segno TEX!
    Grande come sempre.

    RispondiElimina
  2. Oddio ... forse paragonare Operation Stealth a capolavoro di Hideo Kojima forse è un po' troppo però si tratta effettivamente di un buon titolo. Più adventure che RPG ma comunque meritevole di uno sguardo.
    Quando ti stacchi un po' dal tuo MSX buttaci un occhio ... ti piacerà :o)

    RispondiElimina