venerdì 16 marzo 2012

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Nella primavera del 1981 la Taito of America (divisione a stelle e strisce del colosso nipponico) fa il botto grazie a Qix, titolo che son sicuro fece impazzire più di uno di voi. Lo schema di gioco è decisamente semplice, come nella maggior parte dei primi videogame, ma non per questo banale: un piccolo rombo, chiamato marker, si muove sul bordo dello schermo inizialmente vuoto. Il giocatore può decidere di abbandonare la sicurezza del bordo per inoltrarsi nell'oscurità lasciando, nel suo peregrinare, una scia luminosa dietro di se. Se la scia si congiunge con il bordo, l'area al suo interno si colora diventando proprietà del giocatore e parte integrante del confine stesso. Il livello si completa quando una percentuale definita, solitamente il 75%, dello schermo viene colorata. Detto così tutto semplice se non fosse per i Qix, entità astratte formate da linee iridescenti che vagano nella zona oscura, e gli Sparx, "antipatici" esserini che si muovono continuamente lungo il confine. Se l'impatto con gli eterei esserini è fatale, a morte prematura si può giungere anche sostando per troppo tempo nella zona d'ombra ... una scintilla si innesca all'estremità della scia per arrivare, seguendola a mo di miccia, fino al marker per farlo esplodere.
Il successo di Qix è immediato e l'anno successivo arrivano le conversioni per gli home-conputer 8-bit di Atari (400/800) e per la console Atari 5200 ... per tutti gli altri sarà necessario attendere fino al 1989 per mettere le mani su di un porting autorizzato.
L'utenza PC/MS-DOS viene però risparmiata dalla lunga attesa grazie all'ennesima incursione della Windmill Software nel mondo dei videogiochi.

 
All'inizio il mondo è oscuro ma basta scorrazzare un po' per quadro per renderlo vivace e colorato!


Styx (Stige in italiano) è fiume che, nella mitologia classica, segna il confine tra gli inferi ed il mondo dei vivi. Su questo corso d'acqua, Caronte si muove a bordo del suo infernale traghetto per trasportare le anime dannate. Proprio al mito del fatal confine si sono ispirati i programmatori della Windmill nel decidere il nome del loro gioco ... spettacolo!!!
Scelto il nome, non restava altro da fare che introdurre qualche innovazione al gameplay già collaudato per stupire, ancora una volta, il frustrato videogiocatore PC di inizio anni '80.  E ancora una volta la Windmill fa centro riproducendo alla perfezione la magia del gioco originale, aggiungendovi la possibilità per il marker di muoversi in diagonale ed un moltiplicatore di punti funzione del colore con cui la zona conquistata viene evidenziata. Come nel caso di Digger e Moon Bugs si tratta di piccole varianti che ampliano il gameplay originale arricchendo, in questo caso, la componente strategica. Come dicevo all'inizio, Qix è all'apparenza semplice ma in realtà ricco di strategia ... correre all'impazzata porta a morte sicura e precise tecniche sono necessarie per completare i livelli con il massimo punteggio. A differenza del coin-op, in Styx non ci sono limiti di tempo e quindi è possibile tendere trappole all'infame barra flottante per raggranellare punteggi da favola.

 
Questo è un buon inizio ma vi ci vorranno le proverbiali sette camicie per imprigionare lo Styx in questo modo (e completare il livello al 98%)

Graficamente il titolo si presenta più vivace e colorato dell'originale che risultava decisamente monotona. Lo scotto da pagare per l'utilizzo della modalità pseudo-grafica CGA 160x100x16 colori, è la sensibile riduzione dell'area di gioco ... lottare con lo Styx negli spazi sempre più stretti della zona oscura sarà una vera sfida.
Il sonoro, al solito, non è nulla di che, il pc speaker fa quel che può, ma è assolutamente incredibile il ronzio che accompagna i movimenti dello Styx ... ogni tanto vi verrà istintivo darvi un ceffone per porre fine all'esistenza dell'immaginaria zanzara che si poggia sul vostro viso. Tra l'altro il ronzio non è costante ma si affievolisci quando vi allontanate dall'antipatica stanghetta (in realtà non penso che ci sia un algoritmo così complesso al di sotto e che sia tutto un po' più casuale, ma vi assicuro che l'effetto finale è decisamente notevole). Calo un velo pietoso sull'effetto che "consacra" la conquista di una nuova zona ... dopo un paio di volte inizierete ad odiarlo.
La fida tastiere si dimostra più che valida nell'accompagnarvi durante la partita: frecce direzionali per il movimento e l'immancabile F1 per uscire dal bordo.

Ottimo ... anche questa volta siamo arrivati alla fine!!! Vi lascio con un bel video in cui cerco di illustrarvi, con limiti evidenti, l'applicazione della tecnica per raggiungere il massimo punteggio nel livello. Applicatevi se volete diventare bravi come me :o)


Visto che il gioco sfrutta una modalità tweaked della CGA, ricordatevi di impostare tale configurazione nel buon vecchio DosBox (visto che ci siete settate a 400 il numero dei cicli onde evitare di veder schizzare lo Styx alla velocità delle luce!!!):

1 commento:

  1. QUIX!!! ....ehm no...STYYYYYXX!!! XD

    Beh! questo titolo non ha certo bisogno di tanti fronzoli nell'apprezzarlo, in ogni sua forma e versione. E' un arcade dal divertimento infinito per chi è appassionato di divertimento unito ad un gameplay semplice ed immediato.
    Unica cosa...sembra programmato in Q-Basic...ma probabilmente potrebbe essere anche in C.

    Di certo qualche pomeriggio di pioggia o una sfida con l'amico faceva trascorrere qualche ora spensierata e divertente senza troppe pretese.
    Bella TEX, come sempre ottima scelta! ^^

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