martedì 17 aprile 2012

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La Sierra On-Line è famosa, nel bene e nel male, per le sue interminabili saghe avventuriere. Otto King Quest, sei Space Quest, quattro Police Quest, cinque Quest For Glory, sei Larry Laffer (sette se contiamo il capito smarrito) ed una ventina di titoli singoli, sono i numeri che hanno reso grande la software-house creata dai coniugi Ken e Robert Williams nel lontanissimo 1979. Nonostante la propensione quasi patologia per il genere delle avventure interattive, i genietti della casa californiana seppero partorire paio di puzzle-game di tutto rispetto. Nel caso non l'aveste ancora capito, sto parlando di Castle of Dr. Brain, di cui mi appresto a cantar le lodi, e di The Incredible Machine (1993), gioco che un giorno troverà il suo meritato spazio tra le pagine virtuali di PC Retro Games.

Il Dr. Brain è il classico scienziato pazzo che se ne sta rintanato nel suo castello fortezza meditando folli piani. Voi siete un'aspirante apprendista scienziato pazzo, deciso più che mai ad essere accolto tra "ali protettive" del Dr. Brain. Per riuscire a coronare il sogno di una vita, non dovrete far altro che attraversare le sale del pauroso maniero per giungere al cospetto del dissennato luminare. Quest'ultimo però, incomprensibilmente per l'italico paese, ci tiene a valutare i candidati in base al merito: le stanze del castello sono zeppe di puzzle e rompicapi di ogni sorta affinché solo il migliore possa primeggiare.
Questa è la trama minimalista che introduce il lungo cammino a cui dovremo sottoporci, un percorso costellato di enigmi classici, come puzzle matematici e anagrammi, ma anche di trovate innovative che coinvolgono l'elettronica, l'astronomia e perfino la crittografia. Non ci troviamo quindi di fronte ad un'accozzaglia disorganizzata di puzzle ma ad un gioco che, nei suoi limiti, cerca di educare fornendo nozioni di base di discipline diverse.

 
Una volta attraversata questa soglia non potrete far altro che risolvere tutti gli enigmi proposti dal Dr. Brain ... non esiste altra via d'uscita - Uno dei primi enigmi è una versione ridimensionata de "Il gioco del 15"

Tanto per capirci, per entrare nel castello dovrete per prima cosa risolvere un puzzle alla Simon (un vecchio gioco elettronico anni '80) in cui dovrete ripetere una sequenza identificata da colori e suoni. Conquistato l'accesso al maniero sarete "travolti" da una serie di puzzle matematici: il classico quadrato magico, un versione ridotta de "il gioco del 15" e una serie di operazioni da comporre dati gli operatori e gli operandi. Proseguendo si arriverà a scontarsi con le delizie del sistema binario, a costruire un semplice circuito elettronico, a guidare un robot attraverso un labirinto e tanto altro ancora. Insomma c'è veramente da divertirsi  considerati anche i tre diversi di difficoltà (Novice, Intermediate e Expert) che renderanno la sfida maggiormente avvincente (ad esempio, a livello Expert, il gioco del quindici invece di usare caselle numerate usa parti di un'immagine che dovremo ricostruire).
La risoluzione di ogni enigma sarà premiata con una monetina, utilizzabile in seguito per ricevere un aiuto qualora ci si trovi bloccati. Mi raccomando di non cedere troppo facilmente alla tentazione dell'aiuto ... sforzarsi di superare se stessi è parte migliore del gioco e, ricordatevi, andando avanti le cose si faranno sempre più complicate!!!


 
A livello Expert il gioco del 15 si complica visto che è necessario ricostruire una figura - Aiutare il robottino a conquistare l'uscita sarà tutt'altro che semplice

Graficamente il titolo non è nulla di eccezionale, anche se va detto che, per essere un puzzle-game, si presenta decisamente bene. Ottime schermate disegnata a mano (molto carino lo stile deformed) e qualche animazione sparsa qua e la, non faranno certo gridare al miracolo ma sono comunque un bel vedere :o)
Ottima l'accompagnamento sonoro, sia per quanto riguarda le musiche (come al solito fantastiche se avete un Roland) e gli effetti sonori (la Sound Blaster inizia a rullare di brutto!!!). Assolutamente da oscar il brano dell'introduzione che miscela ritmi rock con la "Toccata e fuga" di Bach  ... sarà perché mi ricorda uno dei miei pezzi preferiti degli Halloween, ma io l'adoro!!! Il sistema di controllo è quello classico dei gioco Sierra basati sull'engine SCI (Sierra's Creative Interpreter) ... si fa tutto con il mouse, con il tasto destro si selezione l'azione e con quello sinistro si agisce ... facile come risolvere il puzzle degli ascensori :o)

Come avrete capito, Castle of Dr. Brain è un ottimo titolo che si lascia giocare e che invoglia il giocatore ad arrivare alla fine ... il suo difetto più grande è probabilmente questo ... si finisce relativamente in fretta e una volta completata non ci sono grossi stimoli a rigiocarlo (se non quello di sfidarsi con un livello di difficoltà superiore).

Segnalandovi che il titolo uscì in contemporanea anche in versione Amiga (in parte, ma solo in parte, rovinata dalla svogliatezza con con cui il numero di colori è stato portato da 256 a 32 ... si poteva certo fare di meglio) vi lasci al video in cui bighellono un po' per le prime stanze del castello ... alla prossima!!!


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