giovedì 5 aprile 2012

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Come mi è successo di affermare più volte, giocare ad una buona avventura testuale è come leggere un bel libro di cui noi siamo i protagonisti. Con l'avvento della grafica, che via via prende il posto dei lunghi paragrafi descrittivi, il giocatore può finalmente vedere con i suoi occhi gli scenari  in cui si svolgono le sue peripezie. L'evolversi della tecnologia rende le avventure interattive: il protagonista abbandona il ruolo di osservatore ed entra a far parte della scena all'interno in cui può muoversi liberamente. Infine, il parser testuale, con cui far compiere le azioni all'eroe, viene sostituito da interfacce completamente basate sull'uso del mouse. Un'evoluzione durata circa un ventennio che porta il genere degli avventure-games ad assumere i connotati che ancora oggi lo contraddistinguono. Il plot narrativo, un tempo essenziale, viene in alcuni casi sacrificato in favore della spettacolarità grafica e delle sezioni arcade in alcuni frangenti assolutamente fuori luogo. Fortunatamente le cose non andarono sempre in questo modo ...

Parigi, Aprile 1927. Voi siete l'ispettore di polizia Raoul Dusentier ed avete appena ricevuto l'invito del magnate Niklos Karaboudjan, per un crociera a bordo del suo veliero fresco di restaurato. Appena giunti sull'imbarcazione, venite avvicinati dal preoccupatissimo maggiordomo che vi informa dell'omicidio del suo ricco padrone. Vi precipitate nell'alloggio del malcapitato, quand'ecco che un losco figuro appare alla vostre per mandarvi a nanna con una sonora randellata sul capo. Al risveglio, il corpo della vittima è scomparso così come il suo carnefice e a voi non resta altro da fare che iniziare ad indagare.
Sin dal preambolo, narrato nell'ottima presentazione, si capisce come il gioco tragga ispirazione a piene mani dai gialli di Agatha Christie, ed in particolare al celeberrimo "Poirot sul Nilo" (Death on the Nile). Non pensate però di trovarvi di fronte ad un adattamento del suddetto capolavoro, siamo di fronte ad un titolo originale ed ha un plot narrativo degno di una delle opere della scrittrice inglese (vabbè ... forse ho un po' esagerato ma vi assicuro che come Giallo Mondadori non avrebbe assolutamente sfigurato). Personaggi ambigui, indizi celati, dialoghi ed interrogatori calzanti sono all'ordine del giorno in Cruise for a Corpse.

 
L'avventura inizia con il vostro imbarco sul Karaboudjan III ... di li a poco vi troverete di fronte al cadavere del ricco magnate e all'inizio dei vostri guai

Con questa avventura l'engine Cinematique delle Delphine Software raggiunge la sua maturità presentando significative innovazioni sia dal punto di vista grafico sia da quello dell'interfaccia di controllo. La bellezza della grafica salta agli occhi fin dall'introduzione: schermate di ottima fattura e piccole animazioni che ben si amalgamano nei disegni dipinti mano. La stessa cura è riposta nei fondali e nelle schermate di intermezzo, piccoli acquarelli che non sfigurerebbero sulle pareti di casa. Scordatevi inoltre gli interni francobollo di Future Wars e Operation Stealth, qui la grafica è sempre a pieno schermo per la gioia degli occhi (e del pixel hunting, leggermente meno frustrante). Ma la vera novità è rappresentata dai personaggi che non sono realizzati tramite sprite, come d'uso all'epoca, ma tramite modelli poligonali tridimensionali. Visti oggi, qui modelli grezzi fanno quasi tenerezza ma all'epoca erano assolutamente eccezionali. L'uso di questa tecnica permette di scalare e modificare la forma degli "oggetti" tramite algoritmi matematici e non utilizzando bitmap differenti. Quello che si ottiene è quindi un notevole risparmio di memoria e la realizzazione di animazioni prima inimmaginabili: l'ispettore Dusertier si inginocchia per raccogliere un indizio, apre le porte in modo realistico e si muove con grande fluidità. L'utilizzo di grafica mista, bitmap e poligonale, diventerà un cavallo di battaglia della Delphine e dei suoi futuri capolavori (chi ha detto Another World???).

 
Le movenze del protagonista sono assolutamente fantastiche - Il fustaccione in canottiera è il maggiordomo ... come vuole la tradizione sarà lui il colpevole??

Se la bella grafica rende felici, la novità più benaccetta è quella relativa al sistema di controllo. Prima di tutto, il puntatore diventa intelligente cambiando forma in base all'elemento selezionato ... molto utile per esplorare velocemente gli scenari ed individuare con precisione i vari elementi.  Una volta "individuato il bersaglio", con il click sinistro si accede al menu delle azioni che finalmente è contestuale all'oggetto con cui si andrà ad interagire (basta con azioni del tipo ... "parla con il bicchiere"). La pressione del tasto destro permette invece di accedere all'inventario, di salvare i progressi della nostra indagine e di accedere alla mappa del veliero per spostarsi velocemente tra le varie locazioni (ottima idea che verrà ripresa da qualche anno dopo da Larry VII - Love for Sail, anch'esso ambientato su di una nave ... sarà un caso?!?).
Buono anche il sistema di dialoghi a scelta multipla che permette di torchiare a dovere i sospettati. Peccato che l'elenco degli argomenti di conversazione non si riduca mai, diventando alquanto caotico con il proseguire del gioco. Credo che sia per evitare questo inconveniente, permettendo comunque di analizzare gli interrogatori precedenti, che i giochi investigativi a seguire, metteranno a disposizione del giocatore un taccuino virtuale in cui sono appuntati gli eventi salienti.

 
Ecco il fantastico menu contestuale che ci impedirà di parlare con il tavolo - I dialoghi a scelta multipla tendono ad "affollarsi" con il proseguire dell'avventura

Programmatori e sceneggiatori riescono ad eliminare completamente la possibilità di trovarsi in un cul-de-sac che, di diciamocela tutta, è già un bel passo in avanti rispetto alla avventure precedenti. Ma per aiutare ulteriormente il giocatore i geniacci si sono inventati pure un sistema per avvisarci dei nostri progressi. Il gioco si sviluppa in un arco di tempo che va dalle sei di mattina alle sei di sera (per un totale quindi di dieci ore). Lo svolgimento dell'avventura sarà quindi scandito dall'avanzare di un orologio che, per ogni azione corretta, avanzerà di dieci minuti verso l'ora del fatale verdetto. Se questo "artificio" aiuta il giocatore a valutare la sua condotta di gioco, fa di contro trasparire fin dall'inizio l'estrema linearità del titolo: per completare il gioco sarà sufficiente girovagare per la nave alla ricerca del tassello successivo senza possibilità di uscire dai binari imposti dallo scripting. L'andamento rettilineo del gioco fa si che sia praticamente impossibile restare incagliati, visto che certe azioni possono essere compiute solo in un determinato momento, ma contemporaneamente rende l'esperienza un po' forzata e poco dipendente dal nostro individualismo nell'affrontare l'indagine ... a voi il giudizio se questo sia un compromesso accettabile oppure no!!!

Tralasciando il giudizio sul sonoro, del tutto ininfluente perché (purtroppo) ridotto ai minimi termini, vi segnalo che il gioco è stato rilasciato, oltre che per PC/MS-DOS, anche per Amiga ed Atari ST
e, strano ma vero, venne tradotto in più lingue tra cui anche l'italiano. Orbene, il titolo nasce in lingua francese (com'è ovvio che sia viste le origini della Delphine) e ha goduto di un buon adattamento nella lingua di Albione (benché non privo di imprecisioni)... lo stesso discorso purtroppo non vale per il nostrano idioma che ha ricevuto un pessimo trattamento fin dall'adattamento del titolo: sulla confezione italiana campeggiasse l'assurdo "Crociata per un cadavere" (cruise significa ovviamente crociera) ... statene alla larga ed eventualmente dotatevi di un buon dizionario!!!!

Bene, siamo giunti alla fine di questo lungo articolo che ho voluto dedicare ad un titolo che sinceramente, nonostante i suoi difetti, mi è piaciuto un sacco. Cruise for a corpse è un'avventura raccontata magistralmente e racchiude in se tutti gli stilemi della narrativa gialla. Probabilmente guida il giocatore un po' troppo velocemente alla soluzione ma, una volta scoperto il colpevole, non potrete far a meno di gongolare per essere riusciti ad emulare con successo le gesta di Hercule Poirot o di Miss Jane Marple.
A proposito di colpevole ... vi lascio con questa "foto" di gruppo degli insoliti sospetti che vi accompagneranno durante la crociera ... sapete dirmi che si è macchiato dell'orribile crimine? Vi faccio notare fin da ora che il maggiordomo non c'è!! Quindi mettetevi quindi l'animo in pace :o)


A voi il filmato in cui vi guido nei primi passi dell'indagine ... a presto ...

2 commenti:

  1. Bella Tex!!

    Ho adorato questo gioco, nel vero senso della parola, ovviamente in versione Amiga...e come sai in questa versione l'audio era qualcosa di veramente ben fatto!

    Unica pecca l'impossibilità (mi sembra) di installare il gioco su HD quindi, come nella maggior parte dei giochi Amiga, era necessario attendere il caricamento fra un schermata e l'altra...Su PC tutto era più comodo ed i giochi si godevano meglio!

    Per il resto un gran gioco che non sfigurerebbe nemmeno ai giorni nostri!!

    Gran bell'articolo...complimenti!!

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  2. Io penso che il genere delle avventure interattive sia una di quelli meglio invecchiati ... probabilmente ciò è dovuto al fatto che bene o male il modello è rimasto lo stesso anche per i titoli realizzati oggi. Ovviamente bisogna adattarsi alla grafica poco colorata ed in bassa risoluzione ma poco è cambiato da Monkey Island a Syberia :o)
    Detto ciò ... Cruise for a corpse è un buon gioco ... non perfetto ... ma comunque bello da giocare fino alla scoperta dell'assassino.

    Ti saluto facendo a te, e tutti gli amighisti, i miei complimenti per come siate riusciti per anni a sopravvivere al disk-swapping senza scaraventare la pila dei floppy fuori dalla finestra.

    ahhh ... Grazie per i complimenti :o)

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